Narrano polverose leggende che un giorno,
in un luogo imprecisato dell’antica e lussureggiante valle siamese
dove il Chao Phraya ed i suoi affluenti tuttora scorrono sinuosi,
in un tempo imprecisato, prima dei fasti del regno di Ayutthaya,
prima ancora dell’avvento del regno di Sukhothai,
una fanciulla salvasse dalle ire delle donne di un villaggio un’anziana viandante
colpevole di chissà quale misfatto.
Riconoscente, la vecchia fece dono alla fanciulla di un anello d’argento a foggia inconsueta
evocante appuntiti copricapo cerimoniali e con incastonate 9 pietre stranamente incolori.
Rivelò poi la vecchia che l’anello, dotato di magici poteri, avrebbe esaudito ben 9 desideri
e che per ciascun desiderio esaudito una pietra avrebbe guadagnato un colore.
Turbata, appena sola, la fanciulla infilò l’anello
e, pur senza convinzione, subito in cuor suo desiderò essere bella.
Quando lo specchio iniziò a restituirle immagini di bellezza sconvolgente
nelle quali a stento si riconosceva,
s’accorse anche che una delle pietre dell’anello ora era nera.
Trepidante agognò allora di essere amata
e, mentre una pietra si colorava d’azzurro,
davanti a lei, bello e prestante, un giovane già stava estasiato.
Desiderò d’amarlo ed un’altra pietra si mutò in rosso.
Bramò ricchezze e si accese il giallo.
Indugiò solo un momento a fantasticare di sfarzi e nobiltà
e coll’affiorare del viola divenne principessa.
Volle ora essere madre e fu la volta del rosa.
Non dimenticò la salute ed apparve il verde.
Era davvero felice, chiese di esserlo per cent’anni ancora e l’ottava pietra si caricò di blu.
Aveva tutto adesso, tenne per sempre l’anello ma non ricorse più ai suoi poteri.
L’ultimo desiderio restò dunque inespresso e la nona pietra incolore.
La storia della fanciulla divenuta principessa e dell’anello si diffuse presto per ogni villaggio,
valicò montagne e varcò confini;
le nonne la raccontavano alle nipoti che a loro tempo la raccontavano alle loro
e così, di bocca in bocca, da quel giorno sino a noi.
E se chiedete oggi ad una donna, da qualche parte in Oriente,
il perché indossi un anello molto, molto simile a quello,
lei si schermirà rispondendo un po’ imbarazzata che non sa, magari non crede…
ma quella pietra bianca in cima all’anello…
potrebbe anche diventar colorata.
The Princess Ring
or
The Nine-Stone Ring
One day, tell old and dusty stories, in an unknown place of the ancient and luxuriant Siamese valley where the
winding Chao Phraya still flows among its tributaries, in an unknown past, earlier than the magnificent
Ayutthaya Kingdom, much earlier than the coming of the Sukhothai Kingdom, a girl saved from the fury of the
women of the village an old passing-by lady who had been charged with goodness knows which crime.
Gratefully, the old lady gave the girl an uncommon silver ring in the shape of some pointed cerimonial hats, set
with nine stones, strangely colourless. << The ring has magic powers >> revealed the old lady << it might fulfill
9 wishes and whenever a wish is realized, a stone will get coloured >>. Highly upset the girl, as soon as alone,
put the ring on and though unbelieving, in the bottom of her heart she desired to become beautiful. When the
mirror started to give back images of overwhelming beauty in which she hardly could recognize herself, she
found out that already one stone in the ring was black. Therefore she anxiously desired to be loved and, while
a stone was turning light blue, a sturdy and handsome young man was gazing at her in rapture. She wanted
then to love him and a stone changed into red. Another got yellow soon after she had longed for wealth. For a
moment she lingered dreaming about fame and nobility and while purple emerged, she found herself a
princess. She yearned then to be a mother and the pink colour appeared, so did the green when she aimed to
good health. At last she felt so happy that she wished for that happiness to last a hundred years, and at once
the eighth stone turned blue. She had everything now, kept the ring but she nevermore relied on its powers.
Thus the last wish remained unspoken and the ninth stone uncoloured.
The tale of the ring and of the girl who had become a princess quickly spread throughout villages, climbed
mountains and crossed borders; grandmothers used to tell the story to their granddaughters who would then tell
to their own and since that day, from mouth to mouth, it has reached us.
And today, should you ask a lady, somewhere in the Far East, why she is wearing a ring very, very much
similar to that one, she would bashfully answer in a whisper that she doesn’t know, she could not believe… but
that white stone on the top of the ring… might get coloured.
© Marcello Parrini (1992)
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